31 ottobre 2006

Dalia Nera

Black Dalia. Sono andata a vedere questo film, anche se mi era già un po' sceso l'entusiasmo dopo il pompaggio veneziano. Troppa pubblicità, attori famosi...c'era puzza di bruciato! Però a mantenere vivo il mio interesse era soprattutto la curiosità di vedere in azione la coppia Hartnett/Johansson. Provo una certa tenera morbosità (o meglio morbosa tenerezza) nell'osservare due attori che fingono di amarsi anche se in realtà si amano davvero... Devo dire che ho trovato la Johansson perfetta. Il ruolo di bambolona burrosa tutta curve, capello platinato, incarnato perlaceo e labbra rosso fuoco, le si addice perfettamente. Invece il bello, ex giovane idolo delle teenager, è un po' troppo mediocre, sia nell'interpretazione che nella fisicità (regge appena il ruolo di protagonista sexy e quasi quasi viene da chiedersi chi sia l'altro attore - Aaron Eckhart - di cui non si sarebbe saputo, prima di oggi, associare il nome al volto). Molto azzeccato il commento del Mereghetti: "Black Dalia convince a metà. E' un buon film di genere, racconta un viaggio nel ventre nero di Los Angeles, anche se alla fine tutto finisce per essere un po' troppo schematico: da De Palma uno si aspetterebbe un film più alla De Palma...".

PS
Non ho citato Hilary Swank: brava come al solito, anche se non mi sembra così sexy come la vogliono far apparire. Va bene che è un'attrice, però secondo me le si addicono molto di più ruoli alla Million Dollar Baby. E poi, ci tengo a precisarlo, non assomiglia per niente all'altra attrice che interpretava la vittima!

30 ottobre 2006

Mondonuovo


Mi correggo, lo so, il titolo giusto è Nuovomondo, ma mi piace tanto la canzone di Neffa!
Comunque...è già un po' che ho visto questo film, anche se era ancora di più che desideravo farlo! Certo, dopo tutto il successo che ha riscosso alla mostra di Venezia, le aspettative erano altissime (in genere preferisco vederli prima che abbiano successo, i film, ma questa volta non ho proprio potuto)! Comunque alla fine non sono rimasta delusa, anche devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di diverso. Forse qualcosa di più drammatico e sensuale. Il realismo dei particolari e dei personaggi l'avevo azzeccato. Invece non avevo previsto per nulla l'aspetto surreale e divertente, che mi ha colpito positivamente (un colpo di genio, direi). Anche se alla vista della prima carota gigante mi sono resa conto che potevo dimenticarmi ogni aspetto passionale.
Concludendo: Crialese è un mito (bastava già Respiro per dirlo), Charlotte Gainsbourg è una scoperta, Francesco Casisa è un grande.