13 novembre 2006
Il Dottor House: parliamone...
Come fa un uomo così brutto (esagero) a diventare un figo da paura? Cosa è cambiato in lui da quando faceva piccoli ruoli da comparsa in film e telefilm? Apparentemente è esattamenterimasto tale e quale, a parte le lenti a contatto azzurre (che male non gli stanno). Quindi comincio a credere sempre di più che il successo di un personaggio, televisivo e cinematografico, si basa sì sulla bravura dell'attore e pure sull'intelligenza e originalità della sceneggiatura. La differenza deriva però dall'alchimia che nasca tra certi attori e il loro personaggio: ci vuole il momento giusto, sia nella vita dell'attore, che in quella del pubblico; ci vuole simbiosi tra il reale e l'immaginario; ci vuole una passione che attraversi lo schermo: diventa un flusso bidirezionale, uno scambio di emozioni con gli spettatori (certo il feedback del pubblico non è immediato, ma quando arriva è notevole e influenza molto attori, registi scenografi,...). Quest'ultima osservazione ovviamente ha più senso per il set di una serie televisiva, anche se pensando alle saghe di Guerre Stellari probabilmente potrebbe essere altrettanto valida. O no? Boh? Ho scritto cose sensate? Comunque dell'alchimia attore/personaggio sono sicura.
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1 commento:
Anche se non guardo il dottor Casa sarete contente di sapere che con l'ultima puntata, che è andata in onda questa settimana, è diventato il terzo telefilm più visto nella storia dei telefilm (prima vengono E.R. e Beverly Hills...evvai!!!).
L'ho letto su Metro.
Irene
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